Bookmarks for agosto 9th through agosto 16th

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  • L’epidemia che rischia di distruggere il mondo – Il Sole 24 ORE – Il conflitto di interessi è l’indubbio frutto del pensiero unico del neoliberismo che ispira operatori, organismi di vigilanza e governi e li induce ad accettare le peggiori disuguaglianze e a creare politiche e interventi paradossalmente contraddittori, come la politica di austerità dalla quale si vorrebbe far dipendere la crescita, mentre ha l’unico effetto di aumentare la depressione e di rendere impossibile la crescita e quindi le future possibilità di pagamento del debito. L’avere metabolizzato, quasi fosse una conseguenza normale, il conflitto di interesse come motore del capitalismo finanziario e della speculazione non può che ricordare l’icastica immagine del grande Goya: «Il sonno della ragione genera mostri».
  • Non è un post per Ferragosto » Piovono rane – Blog – L’espresso – Da giornalista, la parte che piú mi ha colpito del libro di Gallino è peró quella che riguarda  le responsabilità di coloro che nei confronti di questa ideologia neoliberista potrebbero esercitare un pensiero critico (docenti universitari, economisti indipendenti, editorialisti etc) e che invece si sono fatti quasi tutti trascinare dalla corrente ‘mainstream’, vuoi per conformismo, vuoi per interesse, vuoi per pavidità, vuoi per ignoranza. Con il risultato appunto che – a dispetto della realtà – alle opinioni pubbliche appare ineluttabile se non addirittura auspicabile un sistema economico basato sulle colonne della disuguaglianza crescente e dell’insicurezza crescente.
    Una cecità che ci impedisce di vedere come paradossalmente questa ideologia – dopo averci portato alla Grande Crisi iniziata nel 2008 – ora pretenda di risolverla usando le stesse ricette e gli stessi dogmi che l’avevano provocata – e pure in versione aumentata.
  • L’Europa mal-trattata | Sbilanciamoci! – La Campagna – Noi, Economisti sgomenti, non possiamo che constatare la ripetuta, esasperante cecità delle élite europee, chiuse nell’autismo neoliberista, che concepiscono la politica economica solo come continua soppressione dei compromessi sociali e delle scelte democratiche. La nostra speranza è in un sussulto collettivo dei popoli europei. L’euro, nonostante la sua architettura distorta e insostenibile nel lungo termine, dà oggi ai popoli europei un interesse comune ad agire: un interesse comune a riappropriarsi delle istituzioni – in particolare della Banca centrale europea – che hanno in mano il loro destino. Il crollo – assai possibile – dell’euro negli anni a venire rischia di portare a un caos economico e politico dalle conseguenze incalcolabili.
  • Lettera agli amici europei sulla crisi italiana – Rassegna.it – Monti non condivide l’analisi della società che abbiamo fatto e in più la sua maggioranza non gli permetterebbe di fare queste cose: non ha potuto riformare davvero il sistema fiscale, non può lottare veramente contro l’evasione e la legge contro la corruzione è ferma in parlamento. La sua maggioranza non glielo permetterebbe perché è basata sul partito di Berlusconi e su un partito (l’Udc) che è stato alleato di Berlusconi fino al 2008 e che ha molti esponenti che sono stati coinvolti in inchieste sulla corruzione e la mafia. Ma i politici italiani dicono ai loro cittadini che non si può cambiare politica e non si può votare “perché così vuole l’Europa”. E per gli italiani rimanere in Europa è la cosa più importante e Monti sembra essere l’uomo giusto per questa missione.
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