Queste sono le parole con le quali una mia giovane concittadina, Simona, ha introdotto l’intervento di Nichi Vendola a Piombino. Le posto stasera, vigilia di primarie. Sono semplici, chiare, senza fronzoli, senza effetti speciali, senza retorica: la testimonianza sincera di chi ha deciso di sostenere la candidatura di Nichi Vendola sulla base di un convincimento davvero sentito e di un’autentica esperienza di vita. Brava Simona.
Io mi sto avvicinando adesso a questo mondo, sto cercando di orientarmi, di capire: ma non è semplice, perchè noi giovani siamo spesso lontani dalla politica e sono poche le persone che ci aiutano a capire a partecipare. Nichi in questo momento sta rappresentando per me una fonte di ispirazione e di entusiasmo, perchè parla con chiarezza, mi appassiona, dimostra di essere serio e credibile, mi fa capire con la sua esperienza e con i fatti che le cose, se si vogliono fare, si fanno e che c’è bisogno di concretezza e fiducia.
E poi perchè i giovani ed il loro futuro sono al centro della sua sensibilità e della sua concreta azione politica.
Mi ritengo fortunata, perchè ho un grande privilegio: quello di avere un lavoro ed un contratto a tempo indeterminato. Ma so bene che i dati sulla disoccupazione giovanile sono spaventosi e molti giovani, anche numerosi miei amici, che spesso hanno studiato a lungo e duramente, ammesso che abbiano un lavoro, hanno contratti a termine, sono sottopagati, sono precari, senza garanzie, senza futuro, senza speranze.
Nichi parla anche di questo: della tutela del lavoro, dell’importanza dello studio e della formazione, della difesa della scuola pubblica.
Nella visione di Vendola lavoro e conoscenza devono essere i cardini per una società ed un futuro migliore: ed io in questa visione mi riconosco, per questo mi sto impegnando per continuare gli studi universitari di economia, me li sto pagando lavorando come fanno molti ragazzi, perchè credo che la cultura e la formazione al mondo di oggi siano fondamentali.
Di Nichi mi ha colpito anche l’attenzione che presta alla condizione delle donne e alla realizzazione di un’ effettiva parità di genere. Come pure il fatto che imposta il suo programma fiscale sull’equità e sull’imposizione di una tassa patrimoniale sui grandi patrimoni, perchè tutti siano davvero chiamati a contribuire secondo le loro reali possibilità e il peso dei sacrifici che la crisi impone non ricada sempre sulle spalle delle persone oneste che spesso devono pagare anche per chi tanto onesto non lo è.
Noi viviamo in una città profondamente in crisi: molte famiglie, compresa la mia, sono in ansia per il destino incerto delle fabbriche, un’incertezza che condiziona pesantemente la vita economica e sociale dell’intera Piombino. Nel programma di Vendola io vedo uno spiraglio anche per la soluzione di questo genere di problemi, sempre al centro della sua attenzione, uno spiraglio che mi aiuta ad avere una visione meno pessimista.
E ancora. Come per la maggior parte dei giovani, una mia speranza sarebbe quella di vivere in futuro in un mondo capace di accettare le diversità, anzi di farne un valore. Di rispettare i diritti delle persone, di permettere a ciascuno di vivere serenamente le proprie scelte senza subire intolleranze e discriminazioni. E trovo questo rispetto e questa attenzione in moltissime delle cose che Nichi dice e fa.
Nichi parla anche dei popoli diseredati del sud del mondo. Recentemente ho deciso di fare un’esperienza di volontariato in Africa che mi ha toccato profondamente, perché ho visto con i miei occhi quanto laggiù la situazione sia drammatica, al di la dell’immaginabile. Ho maturato un forte sentimento di solidarietà verso le persone che vivono in condizioni di povertà estrema e che sono private dei loro diritti. Laggiù ho capito davvero che la cooperazione, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze sono fondamentali.
Ecco, con queste mie semplici parole ho cercato di spiegare le ragioni del mio sostegno alla candidatura di Vendola. Come ripeto, io sono una dei tanti, una ragazza che guarda con apprensione al suo futuro, che non vuole tuttavia rinunciare a sperare. Per questo sono convinta che ognuno di noi deve lottare con forza per i propri sogni e per propri valori, mettendosi in gioco in prima persona, facendo esperienze ed avendo sempre un approccio curioso verso la vita. Così facendo, forse per il nostro paese si aprirà la speranza reale di un futuro migliore.
Io voglio crederci e per questo sono qui.