Materiali di approfondimento critico sul M5S (Bookmarks for marzo 27th from 10:34 to 11:09)

Premessa. 

Ho raccolto qua e là in Rete una serie di riflessioni (pubblicate in date diverse a partire dall’immediato dopo elezioni) su natura, ragioni e scopi del Movimento 5 Stelle. Non mi interessa la polemica urlata, non mi interessano gli appelli al senso di responsabilità dei “grillini”, non mi interessa condividere e commentare le già numerose e variegate “gaffes” inanellate dai novelli “rappresentanti del popolo”, lo sghignazzo frustrato alle loro spalle o il corteggiamento poco credibile che viene loro rivolto. Mi interessa piuttosto capire come e perché siamo arrivati a questo punto: ovvero mi chiedo quali siano le ragioni per le quali, dopo vent’anni di berlusconismo, l’unica rivolta partorita dai cittadini italiani sia stata quella (per me poco credibile e assai pericolosa) guidata dal ticket Grillo – Casaleggio. Per ogni link una citazione, ma vi consiglio caldamente di leggere i pezzi nella loro interezza. Sono letture impegnative, vi avverto.

 

These are my links for marzo 27th from 10:34 to 11:09:

  • L’inverno del nostro scontento. Un bicchiere mezzo vuoto. : minima&moraliaIo credo si debba paventare, piuttosto, il rischio che l’attuale stallo parlamentare, che prelude a governi con maggioranze variabili e risicate, sia assai gradito al governo delle banche e della finanza. In prima battuta, non ci sono i numeri e la forza parlamentare (posto che ci sia la volontà politica) per modificare quanto fatto tra Berlusconi e Monti (tagli alla scuola, riforma-Brunetta dell’amministrazione, collegato lavoro di Sacconi, blocco dei contratti pubblici, inserimento del pareggio di bilancio nella Costituzione, abrogazione dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori, legge di revisione di spesa).
  • Perché tifiamo rivolta nel Movimento 5 Stelle | GiapAgli attivisti del M5S, anche ai compagni che si sono riposizionati nel M5S, noi diciamo questo: o si sceglie l’anarcocapitalismo (tendenza che per sua natura porta a chiedere la privatizzazione di tutto e la distruzione del welfare) o si sceglie la difesa dei beni comuni, il reddito garantito etc. Tertium non datur. Qualunque tentativo di tenere insieme le due cose è destinato a naufragare. Non basta dirsi «non più di sinistra» o «né di destra né di sinistra» per occultare le faglie che, anche non viste, continuano a produrre movimenti tellurici nel fondo della società. Non è gettando nella spazzatura il sismografo (presuntamente) obsoleto che si evitano i terremoti.
  • http://www.carmillaonline.com/archives/2013/03/004653.htmlLa scuola del Movimento 5 Stelle (Girolamo De Michele) Andando a vedere oltre le parole, ci si accorge che alcune proposte sono semplici enunciazioni. Cosa vuol dire “abolizione della legge Gelmini”? Quale delle leggi di Gelmini? Il riordino dei cicli, e quindi tornare alla scuola secondaria superiore del 2008? La reintroduzione del maestro unico/prevalente nella scuola primaria? E delle riforme di Brunetta che incidono sulla dirigenza scolastica locale e territoriale che si vuol fare (posto che se ne abbia nozione)? E della riforma Moratti, sulla quale Grillo ironizzava un tempo nei suoi show, e che ora è scomparsa dai programmi elettorali? E dello spoil system che regolamenta i direttori scolastici regionali, che rimonta a Bassanini? Si intende restituire gli 8 miliardi da immettere nelle casse scolastiche dell’attuale sistema scolastico? Si vuol fare quel che si vuol fare con una terapia d’urto, o in modo graduale (quindi con un ciclo di studenti che continueranno a studiare nella scuola di Gelmini)?
  • Intervista a Wu Ming: “Beppe Grillo cresce sulle macerie dei movimenti” | GiapMa perché il M5S oggi riscuote un enorme consenso anche presso persone di sinistra e attivisti dei movimenti precedenti? Se Grillo e Casaleggio sono riusciti a fare questo, è perché i movimenti non hanno saputo trovare vie d’uscita dalla crisi che li ha colpiti una decina d’anni fa, non c’è stato un lavoro riorganizzativo, e i cicli di lotte che si sono susseguiti non hanno radicato senso comune. Grillo personifica il fallimento dei movimenti, è principalmente su questo che dobbiamo interrogarci. Il fatto che molte persone di sinistra anche radicale (addirittura protagonisti dei precedenti cicli di lotte) abbiano scelto Grillo «perché non c’è altro» è comprensibile, non è con loro che ce l’abbiamo, ma siamo convinti che il M5S sia una falsa soluzione, e il «non c’è altro» sia una conseguenza della «cattura» che dicevamo: se a ogni movimento viene sovrapposta la faccia di Grillo, è inevitabile avere l’impressione che si muova solo lui. Va spezzato l’incantesimo …
  • LE TECNICHE CON CUI GRILLO E CASALEGGIO PRENDERANNO IL POTERE SENZA CHE NEMMENO VE NE ACCORGIATE |Grillo è un neoliberista 2.0. Popolino friendly ma in realtà tale quale ai peggiori neo-liberisti a cui c’eravamo abitutati dal duo Reagan-Tacher in poi. Grillo è la maschera sorridente e sfanculante del potere finanziario. Non a caso il M5s ha delle idee ultra liberiste anche sulla scuola come spiega Girolamo di Michele. E ancora: non è certo un caso che il movimento 5 stelle generi tanto entusiasmo negli operatori finanziari come Goldman Sachs, presso gli imprenditori come Del Vecchio o scaldi gli animi dell’ambasciata americana, noto covo di attivisti antisistema. 
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