La cucina di Floria

Visto che più o meno tutti, complici le varie trasmissioni televisive dedicate alle abilità culinarie e all’imperversare di cuochi stellati in ogni canale televisivo, si scoprono insospettabili doti in cucina, fotografano le loro meravigliose creazioni e condividono le immagini su facebook per la soddisfazione e l’invidia dei loro contatti, ho deciso di inaugurare una nuova rubrica: la Cucina di Floria. Sta per iniziare la nuova stagione, il palinsesto presto si popolerà nuovamente di piatti raffinati per la gioia di occhi e palato, sarà bene non perdere l’occasione e sfruttare il trend.

Per questa prima puntata vi propongo due ricette poco impegnative, un primo e un secondo.

Penne scotte al sugo Barilla freddo.

Mettete l’acqua sul fuoco. Dimenticatevela e andate a fare altro. Quando finalmente ve la ricordate, tornate in cucina e verificatene il livello. Si sarà quasi del tutto consumata. Riabboccatela due o tre volte, finché, essendo ormai le due del pomeriggio, i figli affamati non comincino a protestare vivacemente.

Buttate le penne e tornate a fare quello che stavate facendo (scrivere sul blog, cazzeggiare su facebook, guardare Fox Crime …). Ricordatevi delle penne dopo un venticinque minuti circa. Scolatele e conditele abbondantemente con sugo al basilico già pronto Barilla, possibilmente appena tolto dal frigo.

n.b. se in tutto questo andare e venire vi sarete dimenticati di salare l’acqua e le penne saranno, oltreché scotte, completamente sciocche, il risultato sarà ottimale. Tenete conto che ormai si saranno fatte le 15. Meglio uscire alla ricerca del più vicino McDonald.

Arrosto al profumo di bruciato.

Prendete un bel pezzo di vitellone, possibilmente un taglio fra quelli più costosi. Legatelo, conditelo con amore e dedizione (sale pepe aglio rosmarino …), Mettetelo in pentola con un po’ d’olio dopo averlo debitamente adornato di fiocchetti di burro. Rosolatelo da ogni parte, aggiungete mezzo bicchiere di vino, abbassate la fiamma e andate a fare altro, per le successive due ore (minimo): le attività saranno sempre le solite, facebook, blog, letture, televisione, esercizi di scrittura, ascolto di musica …

A un certo punto dalla cucina arriverà uno suono sfrigolante accompagnato da un odore inconfondibile. Correte. Probabilmente troverete il vostro arrosto carbonizzato per metà. Cercate di salvare il salvabile e trascorrete le successive due ore nel tentativo di ripulire la pentola dalle due dita di bruciaticco che si sono formate sul fondo. Eventualmente uscite di fretta e andate al supermercato più vicino ad acquistare il mitico “Pollo alla diavola” di Quattro Salti in Padella. O tre fette di pizza al taglio.

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