L’apericena telematico offerto da Floria: ovvero istruzioni per l’uso del blog

apericena_virtualeOra che Contaminazioni è rinato dalle sue ceneri, meglio avvertire: il blog cambierà.

Prima di tutto, ci sono temi che non tratterò più su queste pagine:

 

NON parlerò direttamente di politica. Come la penso su certi temi, è chiaro: basta farsi un giro sui post più vecchi (per esempio qui).  Per il resto, ci vediamo (ma anche no) su Facebook. In realtà non ho tempo da perdere in inutili dissertazioni e possibili discussioni sulla situazione attuale. Questo non significa che la politica non sarà presente su queste pagine. In un certo senso, trovo che sia vero il vecchio slogan sessantottino il personale è politico. Tutto quello che sono, che leggo, che ascolto, che insegno sta lì a dimostrare il mio modo di leggere il mondo e di vivere le relazioni: quindi ha una dimensione politica, ma senza vincoli di partito o di fazione.

NON correrò dietro alle ultime novità, NON mi sforzerò di stare sul pezzo ad ogni costo, NON inseguirò l’attualità: questo è un blog personale, non una testata giornalistica, e io non sono una giornalista di professione, ma una qualunque che vuole condividere con gli altri solo quello che le interessa sul serio, fosse anche roba di duemila e passa anni fa. Lo confesso: sono stata spesso anch’io vittima della sindrome FOMO (Fear of Missing Out, la paura di essere tagliata fuori dalle ultime novità), ma lasciarsene travolgere vorrebbe dire trasformare il divertimento della scrittura in un lavoro, e per di più non pagato (!): non mi pare un grande affare.

E dunque? Ci sono un po’ di cose delle quali mi piacerebbe parlare e discutere, ovvero (non necessariamente in ordine di importanza):

  • Di libri.
  • Di musica.
  • Di cinema.
  • Di quello che studio (quindi, di fatto, ancora di libri).
  • Di tecnologia e di vita digitale. 
  • Di storie che mi è capitato di ascoltare.
  • Di quello che mi viene in mente, della gente che incontro, delle cose che mi accadono, delle emozioni che provo.

Ovvero, come da sottotitolo, tutto quello che ingombra «la caotica scrivania di Floria». E mi pare già troppo.

Beninteso, non ho pretese. Questo blog non vuole dissertare, ammonire, insegnare.  Chi capiterà qui, spero che si sentirà ospitato e non oppresso. Facciamo finta di essere seduti in un bar, ci facciamo insieme l’apericena, e intanto chiacchieriamo. Offro io. 

 

 

 

 

 

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